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11 giugno |
Il paese dei mulini a vento |
Testo: Vittorio Caneva
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WRC.com |
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Questa edizione del Rally Italia Sardegna probabilmente resterà la gara più bella e più dura disputata nel WRC: una gara tra paesaggi unici con strade durissime al limite tra il WRC e il Cross Country, una prima tappa da infarto e un finale da shock, il tutto condito da enormi pale eoliche che girano pigramente tra i polveroni sollevati dai pazzi scatenati e i tantissimi spettatori messi bene in sicurezza da un team altamente professionale del quale dobbiamo essere fieri.
Tra i pietroni, il mirto e i muretti l'ha vinta Neuville con un finale da brivido quando sembrava che già la prima tappa avesse messo termine alle ostilità. Il belga ha iniziato a mordere ed è riuscito a spuntarla con un colpo di reni, agguantando il francese proprio nella parte finale della Power Stage dove ha sfoderato una grinta e una cattiveria senza precedenti. Nel frattempo si svolgeva un altro giallo/dramma: finita la penultima prova Ogier riparte prima che il povero Ingrassia riesca a riprendere la tabella firmata dal commissario, la strada di trasferimento è stretta e indietro non si può ritornare, così fa da postino (per gentilezza) Ott Tanak che partiva dietro e riporta la tabella al povero Julien che sicuramente sarà andato su tutte le furie per cercare di fermare Sebastiano che in quel momento chissà cosa aveva per la testa. La storia finisce al tribunale dell'inquisizione, coloro che ad ogni gara vogliono dare l'ultima pennellata alla classifica: morale della favola viene comminata una ammenda e tolti i punti conquistati, anche se poi con il solito compromesso i punti vengono ridati ma con un WARNING a non rifarlo più altrimenti si finirà all'ergastolo insieme al bandito Vallanzasca.
Che dire.... onestamente il regolamento c'è ma non puoi farlo rispettare a modo tuo e applicarlo come capita a seconda dell'imputato, tra balle di paglia spostate leggermente oppure portate in giro, tra gomme nuove o vecchie e varie ed eventuali non vorrei che alla fine si decidesse chi è il campione del mondo stando seduti e ingiacchettati davanti ad un ricco buffet con le carte da briscola e un bicchiere di mirto. |
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© RaceEmotion |
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Dopo i due di testa è arrivato il finnico Lappi che sta dimostrando quello che dico da tempo (2012): questo ragazzo sarà un campione, mettere a segno una gara senza sbagliare niente dà prova di una maturità che sta arrivando così come Teemu Suninen, che ha avuto il torto di beccare male una rotaia e andare nel mirto ma ha dimostrato che i prossimi due "flying finns" sono loro e per gli altri saranno dolori.
Latvala* credo inizi a sentire il sedile che traballa, sia Ott che Esapekka sono più rapidi di lui e lui cerca inutili soluzioni di assetto ma i suoi tempi sono in declino, soffre terribilmente e il fantasma di Kris Meeke si profila all'orizzonte per fare un Toyota Dream Team in versione 2019.
Anche Paddon non è che sia stato tra i più veloci ma comunque ha portato punti importantissimi alla casa coreana e ha coperto le spalle al compagno di squadra che ha portato a casa il piatto pieno anche di punti costruttori.
Dietro...ma dietro, le due Citroen: quando c'era Kris eravamo abituati a vederne una in cima alle classifiche anche se non per tutta la gara, ora le vediamo poco davanti ai WRC2 o a chi ha subito il super-Rally.
Che la macchina vada quel che vada lo abbiamo capito quando sua maestà Seb 1 di Alsazia ha detto "no grazie" ad un ipotetico suo impiego a tempo pieno ed ha preferito andare in serie B a giocare, forse il torto di Meeke è stato quello di dimostrare che si poteva andar forte anche con una macchina poco performante e l'ha pagato con un licenziamento. "Siamo stufi di vedere immagini di auto Citroen schiantate" : beh adesso non le vedono per niente perché i due stanno talmente dietro che nessuno se ne occupa.... Ho sempre pensato che sia stato un errore mettere a piedi l'irlandese anche se ultimamente aveva un pò esagerato con i fuori programma.
Per ultimo una considerazione sul Super-Rally, che possa servire a riempire i vuoti lo posso anche capire, ma quando rientrano in gara i piloti tirano a campare e lo spettacolo che ci dovrebbe essere non c'è, magari va bene per i privati ma per gli ufficiali. "Me pare 'na strunzata". Almeno dal prossimo anno partiranno davanti a pulire la strada, se questo può consolare: è buffo vedere che per prendere una decisione (saggia) del genere ci voglia così tanto tempo ed impegno.... sarà colpa del buffet. |
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