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11 aprile
Il potere nascosto
Testo: Marco Picerno

 
© Toyota Motor Corp.
 
Mentre in altri territori della Penisola fioriscono signorie guidate da uomini giunti al potere col beneplacito di papi e imperatori o con la leva della violenza, nella Firenze del XV secolo, pronta a lasciarsi travolgere dalla dolce tempesta rinascimentale, le istituzioni repubblicane sembrano invece mantenere salda la propria identità. Ma solo all'apparenza.


Il 5 ottobre 1434, varcate le mura cittadine dopo un lungo esilio propiziato dai suoi oppositori, in un ritorno celebrato da folle paesane raggianti Cosimo de' Medici - il primo, vero esponente di spicco della dinastia che sfornerà per secoli statisti, granduchi, papi e regine - si appresta ad instaurare il suo potere attraverso una forma di governo atipica, indiretta, ma non per questo meno incisiva.


Sarà l'era definita dagli storici come Criptosignoria: quella in cui il banchiere fiorentino, forte di ingenti ricchezze, scaltrezza diplomatica e fitte reti clientelari, eserciterà a lungo un controllo occulto, nascosto, sulla vita sociale e politica della Repubblica. Raramente ricoprirà cariche pubbliche, limitandosi a pilotare prudentemente nomine ed elezioni a beneficio di una ristretta cerchia di fedeli alla causa.


Ebbene, Sebastien Ogier è il criptosignore del Mondiale Rally, il suo leader non de iure, ma de facto.


Il pilota che sulle strade di ogni continente continua a imporre la sua giurisdizione - siano esse le mulattiere inerpicate sulla Sierra de Guanajuato, o le serpentine delle Alpi Marittime lastricate di asfalto ghiacciato -, ma lasciando riposti e ben piegati in un cassetto gli ingombranti panni dell'attore protagonista, del contendente al titolo alla costante ricerca del successo.


Pensa ormai ai suoi affetti, il pilota di Gap, a togliersi sfizi in pista e a godersi i piaceri di una vita corsa sempre al limite, potendo adesso assaporarla con calma e libero dal fardello di una lotta col cronometro famelica ed estenuante.


Ma nonostante l'impegno part-time e le ambizioni dimezzate, è lui a stupire ancora i patiti del traverso con effetti speciali; nonostante ostenti indifferenza al cospetto di nuovi record e ulteriori coppe, l'inchiostro dei giornali continua a prendere forma per scrivere il suo nome; nonostante corra per divertirsi e divertire, tutto ruota in verità intorno a lui.


Ed è questa, la grandezza dei campioni senza tempo: mantenersi sportivamente immortali, scrivendo la storia anche quando è ad essi affidata la stesura della sola prefazione o di semplici note a margine.


Curva dopo curva.
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