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ALTRO / 8 gennaio
Dakar: Peterhansel e Peugeot chiudono al comando la prima settimana di gara
Testo: Luca Piana

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Red Bull
 
Il primo giorno di riposo per gli equipaggi iscritti alla 39° edizione Dakar, fissato inizialmente per la giornata di domenica, si è trasformato in un breve weekend di pausa dalla competizione. Gli organizzatori della società francese Aso (Amaury Sport Organisation, noti anche per la gestione operativa del Tour de France di ciclismo) sono stati costretti ad annullare anche la sesta tappa, in programma sabato scorso, a causa delle condizioni meteorologiche avverse. Un provvedimento che ha permesso alla carovana di moto, vetture, quad e camion al seguito di raggiungere in tutta fretta La Paz (Bolivia) in vista della ripartenza di domani mattina. d'altitudine. La sosta nella capitale più alta del mondo ha permesso a tutti i team ufficiali di fare il punto su questa prima parte di gara, contraddistinta da continui ribaltoni in vetta e ritiri eccellenti fin dai primi chilometri.


Il primo leader della maratona sudamericana, Nasser Al-Attiyah (Toyota) non è riuscito a ricevere la calorosa accoglienza del popolo boliviano proprio a causa del ritiro forzato nel corso della quarta tappa. L'urto con una roccia ha costretto l'ex portacolori del team M-Sport nel Mondiale Rally ad alzare bandiera bianca anzitempo, nonostante il debutto incoraggiante. Stessa sorte è toccata a Carlos Sainz (Peugeot), autore di un volo rocambolesco terminato, per fortuna, senza conseguenze particolari per l'equipaggio spagnolo. «Ovviamente sono profondamente deluso per questo ritiro - ha dichiarato il Matador -. Avevamo un ottimo ritmo, sin dall'inizio del rally al volante della 3008 DKR che rappresenta un grosso passo avanti rispetto alla vettura dell'anno scorso. Mi dispiace molto non potere concretizzare ulteriormente del potenziale della vettura».
 
© Peugeot Sport
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Umore totalmente opposto per Stephane Peterhansel e Sebastien Loeb. I due francesi, entrambi al volante della vettura sviluppata dalla Casa del Leone, occupano attualmente i primi due gradini del podio provvisorio. "Mister Dakar", partito sornione con un ritardo crescente nelle prime due tappe, è riuscito a ridurre costantemente il gap con gli avversari fino a conquistare la testa della classifica generale. «Sono soddisfatto di questo bilancio - ha commentato Peterhansel - seppur parziale. Arrivare in testa alla pausa rappresenta una buona base in vista della seconda settimana di gara». L'uomo che probabilmente gli darà più filo da torcere ha conquistato nove titoli iridati nel mondo dei rally, una Pikes Peak e alcune singole vittorie nel WTCC. «Alla fine - dice Loeb - dobbiamo essere soddisfatti di questo risultato. Siamo usciti indenni dalla quarta tappa, quella più difficile finora! Nella seconda parte della speciale siamo stati vittima di una foratura ed abbiamo perso due minuti per cambiare la ruota. Ho colpito una pietra che non avevo visto».


Il terzo alfiere del team Peugeot («Anche se alcuni nostri concorrenti - spiega il direttore Bruno Famin - hanno avuto delle difficoltà, dobbiamo rimanere concentrati con la mente fredda, perché i divari nella top 12 sono minimi»), Ciryl Despres, completa il podio provvisorio con quattro minuti di ritardo - contro l'uno e mezzo di Loeb - dal leader della generale. Distacco oltre i cinque minuti per lo spagnolo Nani Roma (Toyota) e per Mikko Hirvonen (Mini). Il finnico, ex portacolori del team M-Sport nel World Rally Championship, ha un passivo decisamente pesante da recuperare (42 minuti) e potrebbe perfino accontentarsi di un posto tra i primi cinque dopo il sorprendente quarto posto dello scorso anno. Ma tutto può ancora succedere. In fondo mancano "solamente" 4.787 chilometri al traguardo di cui 2.025 di prove speciali (sei ancora in programma).


Classifica generale - Top five


1. Peterhansel / Cottret - Peugeot 3008 DKR - in 14:02:58.0

2. Loeb / Elena - Peugeot 3008 DKR - a 1:09

3. Despres / Castera - Peugeot 3008 DKR - a 4:54

4. Roma / Haro - Toyota Hilux - a 5:35

5. Hirvonen / Perin - Mini - a 42:21
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