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WRC / 1 giugno
Rally del Portogallo, Day 2: Tanak si conferma al vertice, Neuville risale fino al podio
Testo: Luca Piana

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Probabilmente la tripletta desiderata fino al primo pomeriggio di oggi non ci sarà, complice il problema meccanico occorso alla Yaris numero 10 affidata a Jari-Matti Latvala e Mika Anttila, ma in casa Toyota Gazoo Racing non si può proprio fare a meno di guardare il bicchiere mezzo pieno. Questo perché al termine della seconda giornata del Rally del Portogallo la leadership di Ott Tänak resta più che soddisfacente, con l'ulteriore protezione di Kris Meeke che insegue con la vettura gemella a 4 secondi di distanza. Insomma, anche se il pupillo di Colin McRae non può ancora alzare il piede perché braccato da Thierry Neuville - pronto alla volata per la piazza d'onore -, l'estone ha superato il giro di boa della gara con un buon margine. In realtà il vantaggio avrebbe potuto anche essere superiore, visto che il testacoda in cui è incappato il portacolori Toyota ha rimesso tutto in discussione. Vedremo nelle cinque prove speciali in programma domani se i nove secondi di vantaggio sul belga saranno sufficienti per ipotecare il successo. Il portacolori del team Hyundai Motorsport, peraltro, porta con sé verso il podio anche il rivale Sébastien Ogier che, nonostante un inizio abbastanza complicato, ha ormai messo nel mirino uno dei rivali per il titolo iridato. L'altro, Tanak, al momento sembra fuori portata per il campione del mondo in carica, risalito in quarta posizione grazie alle tre posizioni perse da Latvala (che non é partito nella PS13) nel penultimo tratto cronometrato di giornata. E se il finnico proverà a rientrare domani nella lotta per il podio, altrettanto non si può dire per Esapekka Lappi (Citroen C3 WRC) e per Teemu Suninen (Ford Fiesta RS WRC), relegati nella pancia della classifica. Una foratura ha rallentato la buona prova di Gus Greensmith, terminata dopo aver completato dodici piesse. Sull'ultima di giornata il britannico ha lasciato l'ottavo posto nelle mani del team mate Elfyn Evans. Fra i big restano nelle retrovie le Hyundai i20 WRC di Dani Sordo e Sébastien Loeb che, fra le altre cose, hanno obbedito ad un ordine di scuderia per non ritrovarsi a spazzare la strada ai rivali per tutta la giornata. Una tattica ponderata più volgendo lo sguardo verso i rivali che finalizzato all'ottenimento di vantaggi per i due piloti, finiti lontano dalle posizioni nobili della classifica già nel corso della prima tappa a causa di un errore del team. Fra le vetture di categoria R5 un principio di incendio alla Volkswagen Polo di Veiby lascia campo aperto alle Fabia di Rovanpera, Kopecky, Loubet e Pietarinen anche se, in ottica WRC-2, la Ford Fiesta di Bergkvist, il campione Junior in carica, resta a pochi secondi dai diretti concorrenti.
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