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WRC / 6 dicembre
Dalla FIA un passo avanti verso l'ibrido nei rally
Testo: Luca Piana

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Sarà pur vero che una fumata bianca è più innocua rispetto alle ventilate nubi nere annunciate con il ritiro di Citroen Racing dalla serie iridata, ma l'ufficializzazione delle linee guida sul futuro del Mondiale Rally annunciata dalla FIA appare quasi come un proforma. Ci si attendeva ben altro, anche se - appunto - le recenti vicissitudini non hanno agevolato la trattativa tra Costruttori, Federazione e promoter. Nemmeno la riunione del 4 dicembre scorso ha schiarito le idee alle parti, che mai come in questo momento sembrano pronte ad imboccare strade differenti. Addirittura ci sono voci che vorrebbero una "promozione" delle attuali R5, magari in versione Plus, con la speranza di ridurre ulteriormente i costi. Staremo a vedere se effettivamente questo piano "B" potrà procedere in parallelo. Le uniche conferme arrivano dalla scelta di puntare sull'ibrido per le vetture di classe Rally1, ossia le ex World Rally Car. Un punto di partenza che si basa sulla recente rimodulazione delle varie categorie, dalle più potenti alle meno (che saranno identificate con la sigla R5).


Ad ogni modo da Parigi è stata confermata l'intenzione di finalizzare i dettagli in tempi brevi, entro il primo trimestre del prossimo anno, con l'introduzione della tecnologia ibrida e la possibilità di utilizzare una scocca basata sulla produzione o una struttura tubolare, mantenendo in entrambi i casi le attuali linee guida sulle dimensioni, con un sistema di ridimensionamento per consentire ai produttori di adattare la propria auto da rally da diversi modelli. «Si tratta di Una struttura standardizzata per gli incidenti - spiegano dalla Federazione -, definita dalla FIA in stretta collaborazione con i Costruttori grazie a test approfonditi sulle attuali auto WRC, mirerà a migliorare gli standard di sicurezza e semplificare il processo di sviluppo per i team».


Le prestazioni delle prossime regine della serie arriveranno da motori termici basati sulle specifiche attuali e saranno supportati da un motore ibrido da 100 kW. Le tecnologie hardware e la presenza di software comuni, "pezzi unici" per tutti, con l'obiettivo di abbattere i costi, renderanno le auto in grado di funzionare in città solo con energia elettrica e dando loro un "boost di potenza" elettrico che potrebbe essere utilizzato lungo le prova speciali. L'estetica aggressiva delle attuali World Rally Cars sarà trasferita ai veicoli di nuova generazione. Ogni team potrà schierare fino a quattro piloti per gara, anche se al quarto equipaggio non saranno assegnati punti validi per il campionato Costruttori.
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