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ERC / 3 marzo
Andreucci, Campedelli, e l'Europeo: Brivio spiega la strategia MRF Tyres, che punta al WRC
Testo: Luca Piana

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Dagli sterrati della Finlandia alle prove speciali del Campionato Italiano Rally Terra, fino ad arrivare agli eventi del FIA European Rally Championship. È scattato dai ghiacci dell'Arctic Lapland Rally di metà gennaio l'ambizioso programma stagionale di "MRF Tyres", il più grande produttore indiano di pneumatici che, dopo aver fornito, per più di un decennio, le coperture ai protagonisti del campionato APRC (acronimo di Asia-Pacific Rally Championship, ndr), da qualche anno ha "imboccato" la strada che conduce verso il Vecchio Continente, con l'obiettivo di arrivare al vertice sia nella serie promossa e organizzata da "Eurosport Events" sia nei vari campionati nazionali.


A coordinare l'intera attività di un progetto che, dagli albori a oggi, ha fatto registrare una crescita costante, c'è Fiorenzo Brivio, una vera e propria istituzione per il motorsport tricolore. Dai paddock dei circuiti internazionali ai parchi assistenza di tutto il mondo, è lui l'uomo che, negli ultimi quarant'anni, ha saputo portare in alto il nome di Pirelli (con cui ha lavorato per più di un quarto di secolo) e D-Mack (vincente nel WRC soprattutto con Elfyn Evans). «Da settembre del 2019 sono diventato l'Advisor per la parte tecnica" di MRF Tyres - afferma il dirigente italiano -. È una sfida affascinante, il nostro obiettivo è quello di incrementare la presenza di MRF e, in parallelo, di sviluppare il mercato e la rete di vendita. In questo momento tutto il mercato deve ancora un po' entrare in circolo».


La stagione di "MRF Tyres", iniziata due mesi con le temperature sotto lo zero e la neve di Rovaniemi, con Emil Lindholm e Mikael Korhonen (Skoda Fabia Rally2 evo, settimi assoluti al traguardo, nonché quarti fra gli iscritti al campionato nazionale finlandese) - oltre a Niclas Grönholm e Antti Linnaketo (Volkswagen Polo GTI R5, quindicesimi assoluti, noni nel "nazionale") - proseguirà nel prossimo fine settimana con il "SM O.K. Auto-Ralli". ci della Pirelli) a indossare le coperture realizzate del colosso indiano. Ma, oltre ad aver riconfermato il programma nella combattuta e sempre partecipata competizione nazionale nordica, "MRF Tyres" sarà della partita anche nel Campionato Italiano Rally Terra e nel FIA ERC. Una presenza che si preannuncia davvero interessante, se non altro per i nomi degli equipaggi che si presenteranno ai nastri di partenza dei vari appuntamenti.


Con Paolo Andreucci sulla Terra tricolore


«Conosco Paolo da tanti anni, sono quello che l'ha portato in Pirelli verso la fine degli anni Novanta. A distanza di tanto tempo i nostri destini si sono incrociati nuovamente». Nasce da lontano la collaborazione fra Brivio e "quel" Paolo, un ragazzo che va per i 56 anni e che, dopo undici titoli nazionali, ha ancora fame di vincere. Se ne accorgeranno i suoi rivali al prossimo Rally Adriatico (24-25 aprile), quando Andreucci (con il navigatore barghigiano Francesco Pinelli) si presenterà ai nastri di partenza con una Citroen C3 R5 griffata MRF Tyres. «Con lui è iniziato il discorso del testing degli pneumatici da rally fatto all'interno, quindi direttamente da Pirelli, e non attraverso i team con cui collaboravano - ricorda Brivio -. É stata creata e istituita una sorta di entità autonoma che provava le gomme in maniera indipendente prima di utilizzarle nelle corse o di proporle durante le varie gare. Dopodiché i nostri percorsi si sono divisi, anche a fronte del mio passaggio alla pista. Io, poi, nel 2015 ho lasciato Pirelli».


Dopo una parentesi con gli anglo-cinesi di D-Mack, il dirigente italiano è poi approdato, nel settembre del 2019, in MRF Tyres. «Lo scorso anno, insieme ai colleghi del ramo commerciale, ho incontrato Paolo e gliel'ho presentato - afferma Brivio -. C'è stato un colloquio conoscitivo per comprendere i suoi programmi e le sue intenzioni (e viceversa). Noi avevamo ancora bisogno di sviluppare gli pneumatici, principalmente per il Campionato Europeo, che è il nostro obiettivo primario, e di farlo in maniera più efficiente, per cui Paolo rappresentava per me la persona più adatta per ricoprire questo ruolo. A lui questo interessava molto e in più aveva voglia di continuare a correre, cosa che anche a MRF Tyres interessava anche per ampliare la visibilità del brand, partendo proprio dall'Italia. E così con Andreucci si è arrivati a una sorta di "compromesso condiviso". Magari il prossimo anno faremo più gare sull'asfalto».
 
Simone Campedelli
 
Obiettivo terra nell'Europeo con Campedelli e Orange1


Con Emil Lindholm che, già da un paio di mesi, sta strizzando l'occhio al WRC-3 e Craig Breen destinato a un ruolo da protagonista con il team Hyundai Motorsport nel Mondiale Rally, MRF Tyres ha iniziato a sondare il terreno con altri equipaggi e, proprio in queste ore, sta definendo gli ultimi accorgimenti in vista del Rally delle Azzorre (6-8 maggio) che, salvo ulteriori rinvii, aprirà la serie continentale. «Il maggiore impegno di MRF Tyres in questa stagione si configura con alcune vetture in più nel Campionato Europeo (lo scorso anno, come detto, c'erano Emil Lindholm con la Skoda Fabia R5 e Craig Breen con la Hyundai i20 R5, ndr) più questa attività che parte dall'Italia e che poi progressivamente, nel corso dell'anno e nelle prossime stagioni, andrà a toccare anche gli altri Paesi europei». In Portogallo ci sarà anche Simone Campedelli, primo nome ufficializzato dal colosso indiano. Il 34enne romagnolo prenderà parte alle gare su terra (ma non è escluso che possano esserci delle integrazioni) della serie continentale con una Volkswagen Polo GTI R5 con specifiche Rally2 del team Step Five.


«Faccio parte di una grande squadra con grandi ambizioni - spiega Campedelli -. Userò la mia esperienza per testare e cercare di ottenere i migliori risultati possibili per il Team MRF Tyres. So che stanno cercando di me per aiutare a sviluppare anche le gomme. Questa, per me, è una grande responsabilità. Il team MRF Tyres ha dimostrato di essere impegnato a migliorare il proprio prodotto e sono entusiasta di queste sfide. Avere un produttore simile nei rally è molto importante in Europa. Sono una grande azienda e sono impegnati nel motorsport. Sono orgoglioso di unirmi a loro e non vedo l'ora di lavorare con il team. Vorrei anche ringraziare anche Orange1 che, con il loro contributo, mi hanno permesso di passare al FIA ERC».


«Noi di MRF Tyres siamo orgogliosi del nostro impegno per il motorsport e le nostre attività di rally in Europa ne fanno parte - afferma Arun Mammen, vicepresidente e amministratore delegato di MRF Tyres -. Come primo produttore indiano a partecipare al Campionato Europeo Rally nel 2020, abbiamo dimostrato quanto siamo competitivi e che ci impegniamo a migliorare sempre il nostro prodotto. Sono lieto di poter dare il benvenuto a Simone Campedelli nel Team MRF Tyres. Si unisce a un team molto esperto e dedicato e sono sicuro che tutti lo seguiranno e saranno desiderosi di avere successo. Sono orgoglioso di vedere l'impegno di MRF Tyres per l'ERC. Benvenuto nella famiglia MRF, Simone e in bocca al lupo per la stagione 2021».
 
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Futuro a lungo termine


Il 2021, dunque, sarà l'anno della semina o della raccolta per il team MRF Tyres? «L'obiettivo dell'azienda è a lungo termine - precisa Brivio -. Poi, nel corso degli anni, abbiamo visto tutti che certi team vincenti si sono ritirati da un giorno all'altro, ma la volontà è quella di crescere gradualmente e di iniziare a vincere le prove speciali. Già lo scorso anno, con Emil Lindholm, siamo arrivati a un soffio dal successo al "Rally Città di Arezzo - Crete Senesi e Valtiberina" (il giovane pilota finlandese è stato costretto al ritiro, al termine di una gara praticamente dominata, per un problema meccanico, ndr) e anche nel Campionato Europeo ci sono state tante buone prestazioni. L'approccio che c'è stato in questi ultimi anni con Andreucci e il team Hyundai Motorsport, tanto per fare due esempi, conferma che c'è un impegno serio e prolungato e che c'è un'intenzione di proseguire a lungo. L'obiettivo a lungo termine è il WRC».


La strada per arrivare alla serie iridata, però, non è semplice né tantomeno immediata. «MRF Tyres non vende gomme stradali sul mercato europeo, ma solo in India - afferma Brivio -. É un'azienda che vuole inserirsi, in maniera graduale, ma mantenendosi a un certo livello, non "inondando" il mercato europeo. Vogliono arrivare bene, mantenendo l'alto standard che hanno in India. Alcuni piloti, anche italiani, si sono fatti avanti già per questa stagione ma, come dicevo, c'è una rete di persone che dev'essere creata, e io sarò il punto di partenza. Questo, chiaramente, vale anche per l'assistenza tecnica. Vogliamo arrivare pronti al prossimo bando per la fornitura unica degli pneumatici per le vetture 4X4 (World Rally Cars e Rally-2, ndr) che partecipano alle prove del Mondiale Rally. Il contratto scadrà alla fine del 2024, ci sarà un nuovo bando, MRF Tyres vuole farsi trovare pronta a questo punto anche con un brand noto in Europa».


Non si tratta di una novità per la multinazionale indiana che, nel 2019, ha già partecipato al suddetto bando indetto dalla FIA. «Ce la siamo giocati fino alla fine, poi alla fine l'ha spuntata Pirelli - ricorda Brivio -. L'ipotesi WRC era già nell'aria da tempo, almeno dall'inizio del 2019. Alla fine del 2017 MRF Tyres ha migliorato la gamma, per una decina di anni ha vinto l'APRC (Asia-Pacific Rally Championship, ndr). Dopodiché, quando io non ero ancora presente all'interno dell'organico, hanno provato a disputare qualche gara spot, fra il 2018 e 2019 con Gill e con Hirvonen. In un primo momento sono state realizzate le due gomme (per Montecarlo e Svezia) che mancavano per il bando del WRC. Sono state sviluppate entrambe, anche se, in seguito alla mancata aggiudicazione del bando, delle due abbiamo messo a punto solamente la seconda (utilizzata a più riprese da Lindholm), mentre appena ci sarà l'occasione torneremo a lavorare anche su quella per il Montecarlo. Ora, comunque, la gamma è al completo».


Fino al dicembre del 2024, MRF Tyres non potrà "mettere piede" nel WRC, a fronte di un contratto "blindato" tra la FIA e Pirelli. «Quanto ha cambiato i nostri piani questo provvedimento? Diciamo che, Diciamo che, se fossi stato interpellato sulla questione - dice Brivio -, avrei suggerito proprio di prendere parte all'Europeo e ai campionati nazionali dove si può lavorare e dove si può crescere. Puntiamo al WRC, certo, ma da una decina di anni il Mondiale presenta un regolamento molto bloccato a causa di tecnicismi regolamentari: questo per un'azienda nuova, che vuole entrare e ha bisogno di cambiare spesso le specifiche e di testare (molto) su asfalto e sulla terra, risulta ancora più difficile. Se andiamo a vedere com'era configurato il Mondiale fino alla fine del 2020 era già un finto monogomma Michelin, eccezion fatta per i due anni di D-Mack, con Tanak e Evans, con Malcolm Wilson e il team M-Sport che, con un atto di coraggio, ha optato per questa soluzione per aiutare due piloti che erano rimasti senza un sedile ufficiale. Per il resto Michelin aveva dei contratti impenetrabili per quanto riguarda le partecipazioni con i team principali».


«La strategia di MRF Tyres, per quello che ne so io, era comunque quella di prendere delle macchine per il WRC-2, sviluppando il prodotto - conclude Brivio -. In parallelo all'attività principale stiamo sviluppando la rete di vendita e la logistica per poi entrare con il piede giusto per fornire questi campionati. Per quanto mi riguarda ritengo che anche la fornitura (unica) degli pneumatici in alcuni campionati monomarca e monogomma (sulla falsariga del Mondiale Junior) potrebbe rappresentare un'ipotesi valida a medio termine».
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