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WRC / 26 febbraio
Lite tra la Federazione locale e gli organizzatori, salta il Rally di Estonia 2020
Testo: Luca Piana

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Red Bull
 
I visi tirati degli organizzatori ancora prima dell'inizio dell'attesa conferenza stampa lasciavano presagire l'amaro epilogo. Non poteva che arrivare direttamente dalle bocche di Tarmo Hõbe, Urmo Aava e Silver Kütt la conferma dell'annullamento del Rally di Estonia 2020, l'evento - inizialmente previsto per il fine settimana del prossimo 26 luglio - che avrebbe dovuto ospitare (per il secondo anno consecutivo) alcuni assi del Mondiale in quanto "Candidate Event" del WRC. Fra questi, con ogni probabilità, ci sarebbe stato anche Ott Tanak, il campione del mondo in carica che si è aggiudicato le ultime due edizioni al volante della Toyota Yaris WRC Plus. Di sicuro quest'anno non potrà inseguire il poker di successi (sua la vittoria anche nel 2014), visto che la gara non si svolgerà. Colpa, si fa per dire, sorta fra la Federazione locale e lo staff che ha portato la gara a un soffio dall'ingresso nella serie iridata.


Dagli uffici dell'Estonian Autosport Union (EAL) è stata fatta recapitare una missiva contenente la richiesta di un contributo quantificabile in 100 mila euro, con un aumento vertiginoso (si parla del 5 mila per cento in più) rispetto allo scorso anno, richiesti in seguito all'aggiornamento interno del piano di sviluppo nazionale. Da allora le parti sono arrivate allo scontro, senza che nessuna delle due cedesse. Un salasso che si è deciso di non onorare principalmente per motivi di orgoglio, nonostante il generoso contributo messo sul piatto da Oleg Gross che, proprio in mattinata, a pochi minuti dall'inizio del meeting con i giornalisti, si era detto pronto a versare l'intera somma in cambio della permanenza della gara in calendario.


«Non siamo venuti qui per negoziare, le decisioni sono già state prese - ha spiegato l'ex pilota Aava -. L'edizione 2020 del Rally di Estonia non si svolgerà». Dal sedile di sinistra della Ford Focus WRC guidata fino al 2009, Aava è poi passato alla guida del comitato organizzatore della più importante gara nazionale estone che, come ammesso anche dal promoter Oliver Ciesla, ambiva ad un futuro ingresso nel Mondiale Rally. Non è escluso che ciò non possa accadere in futuro, visto che nei prossimi anni potrebbe anche essere riproposta, nonostante quel cambio di strategia («Il WRC non è una priorità» avrebbero sentenziato dall'UEA) comunicato solo dopo diverse edizioni, peraltro di successo. In ogni caso le parti dovranno tornare a sedersi a un tavolo per ragionare sul futuro, visto che le regole federali prevedono che in Estonia gli eventi sportivi estoni possono essere organizzati solo attraverso l'UEA.


Al netto di ciò che è stato comunicato stamattina, Aava ha confermato che il sogno di portare il WRC sulla rive del Baltico non è ancora tramontato. «L'organizzazione si stava muovendo nella giusta direzione, molti erano contenti della competizione organizzata nel 2019 e volevano tornare quest'anno. Gli organizzatori hanno confermato che per l'edizione 2020 c'era ancora molto potenziale per aumentare il livello».
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